10/11/2013 -
La vittoria del cuore e della coesione - Aveva detto Nicola Legrottaglie, in conferenza stampa: "Mi piacerebbe che alla fine di Catania-Udinese si dicesse: ha vinto la città di Catania, i tifosi con la squadra, con un sostegno incessante e generoso, fino alla fine, per andare insieme oltre le difficoltà". Così è stato, il Catania ha conquistato la sua seconda vittoria in questo campionato con il merito di chi sa accelerare prima e soffrire poi, difendendo un'unica ma preziosissima rete, realizzata su rigore (nettissimo, il primo a favore quest'anno). Maxi Lopez è l'uomo-copertina di una squadra in cui il vero protagonista è un gruppo affiatato, sorretto da un pubblico straordinario. La corsa salvezza riparte, con un'iniezione di fiducia e di entusiasmo, con la prospettiva di una sosta utile ed in attesa dei risultati delle rivali dirette, stasera appaiate a quota 9 punti.
Avvio bruciante - Il Catania parte fortissimo, i rossazzurri sembrano indemoniati, corrono a perdifiato, pressing altissimo in tutte le occasioni; il centrocampo a tre voluto da De Canio con Almiron, Tachtsidis e Guarente rimane cortissimo a ridosso degli attaccanti che sono i primi ad aggredire i portatori di palla bianconeri; l'Udinese annaspa nei primi minuti, ricorre al fallo molto spesso, nel giro di tre minuti finiscono sul taccuino dell'arbitro Domizzi e Basta ammoniti. All'11° prima grande occasione per il Catania, da destra spiove un cross invitante per Castro che si coordina per colpire al volo, Brkjc respinge d'istinto e salva la sua porta. Il furore agonistico rossazzurro dopo i primi 15 minuti scema un po', impossibile continuare con quella intensità; l'Udinese ne approfitta per fare male sulle fasce, soprattutto a sinistra: al 16° Muriel si incunea e disturbato da Gyomber chiude con un diagonale sul fondo, due minuti dopo Pinzi raccoglie in area un cross basso e devia a lato da buona posizione. Il doppio pericolo dà una nuova sferzata al Catania che si rilancia in avanti: al 22° un destro dal limite di Lopez viene deviato e finisce sul fondo di un soffio. La partita è apertissima, le squadre si affrontano a viso aperto, l'Udinese prova a sfruttare la velocità di Muriel e Pereyra, quest'ultimo al 24° si rende autore di un slalom in area con conseguente conclusione che bacia la base del palo alla destra di Andujar, ormai battuto. Occasioni a ripetizione, al 28° è clamorosa quella per Keko che in area piccola raccoglie un assist basso di Castro da sinistra ma gira incredibilmente a lato oltre il secondo palo. Il gol è nell'aria e puntuale arriva un minuto dopo, su azione d'angolo Domizzi abbatte Legrottaglie, è rigore! Sul dischetto si presenta Maxi Lopez e col sostegno dell'intero stadio scaraventa in rete il pallone dell'1-0. Il pubblico non aspettava altro, poter inneggiare a gran voce il nome dell'attaccante argentino. Dopo il vantaggio il Catania prova a respirare ma non corre pericoli reali.
Ripresa a denti stretti - Al ritorno in campo Guidolin presenta Naldo al posto di Domizzi, poco dopo De Canio è costretto a sostituire Almiron claudicante con Izco. Il secondo tempo è meno bello, il Catania non riesce più ad affondare il piede sull'acceleratore, il dispendio di energie del primo tempo presenta il conto adesso sotto forma di gambe pesanti e poca brillantezza, dal canto suo l'Udinese è sempre più minacciosa alla ricerca del pari. Guidolin che era partito con un modulo accorto, 3-5-1-1, inserisce un'altra punta, Nico Lopez per Heurtaux; De Canio risponde richiamando in panchina Guarente e inserendo Alvarez, quest'ultimo si piazza davanti alla difesa rossazzurra per contrastare l'attaccante bianconero che a turno viene a giocare tra le linee nel ruolo di trequartista. La pressione ospite produce una sola grossa occasione: al 67° Pinzi con un gran tiro colpisce il palo alla destra di Andujar, sulla palla si avventa Gabriel Silva che prova a piazzare sul palo opposto, stavolta Andujar si salva con un intervento in due tempi. I rossazzurri soffrono a denti stretti, poche volte riescono ad alleggerire con qualche contropiede, in un paio di circostanze Maxi Lopez riesce ad andare al tiro ma non sono conclusioni pericolose per Brkjc. De Canio ha bisogno di uomini in grado di tenere la palla in avanti, inserisce Leto per Keko che aveva corso tantissimo; i rossazzurri si coprono, tutti gli effettivi difendono e si aiutano a vicenda, Legrottaglie guida i movimenti della difesa, Gyomber è attentissimo come sempre, la posta in palio è troppo importante stasera, si va poco per il sottile. L'ultimo brivido è su un colpo di testa di Muriel servito da Basta che Andujar neutralizza con sicurezza. Al triplice fischio lo stadio esplode in un boato: la vittoria, anche se sofferta, è di grandissima importanza, si va molto al di là dei 3 punti che il Catania aggiungerà alla classifica, significa che la squadra c'è, che lo spirito è quello giusto e che c'è un'immensa voglia di lottare e di vincere. Insieme.
Formazioni
Catania (4-3-3): Andujar, Rolin, Gyomber, Legrottaglie, Capuano, Almiron (49° Izco), Tachtsidis, Guarente (64° Alvarez), Keko (70° Leto), Lopez, Castro.
Udinese (3-5-1-1): Brkjc, Heurtaux (Lopez), Danilo, Domizzi (46° Domizzi), Basta, Fernandes, Pinzi (83° Allan), Lazzari, Gabriel SIlva, Pereyra, Muriel.
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